Storia del territorio dalle origini ai nostri giorni

di Caterina De Zanche

STORIA DEL TERRITORIO: DALLE ORIGINE AL XVI SECOLO

 

Codevigo, caput vici, è davvero il limite del circondario, la fine della terraferma che si abbandona alla Laguna di Venezia, passando attraverso la Valle dei Millecampi, straordinaria creazione della natura, patrimonio naturalistico per fauna, flora, colori che si modificano in ogni stagione dell’anno.

Non meno sorprendente è il paesaggio che da Piove di Sacco raggiunge la laguna, e che a sud abbraccia i confini della Provincia di Rovigo, mentre a nord lascia spazio alle eleganti ville di campagna dei nobili veneziani che si susseguono lungo la riva del fiume Brenta fino a Venezia.

C’è in questo territorio una ricchezza di storia e cultura che risale a tempi leggendari: Tito Livio ricorda che nei pressi dell’estuario del Brenta fu battuto dai padovani il re spartano Cleonimo (302 a.C.). Presenza antica confermata dai reperti di epoca romana ritrovati vicino a Calcinara e Rosara. La grande prosperità vissuta in questo periodo viene improvvisamente cancellata nel medioevo, quando  questi luoghi vengono abbandonati a seguito delle invasioni di popoli stranieri e si trasformano in acquitrini e paludi malsane.

Del 988 il primo documento ufficiale che riguarda Codevigo: Domenico del fu Roberto regala al monastero dell’Angelo di Brondolo alcuni terreni “in loco et fundo Caput de Vicco”; da questo momento il nome di Codevigo e di località confinanti (Rosara, Cambroso, Calcinara-Santa Margherita, Fogolana, Conche) compaiono e ricompaiono in una grande quantità di documenti ufficiali rendendo così coinvolgente ed appassionante capire sia l’origine dei toponimi che l’evoluzione di questi luoghi.

Nell’odierna Castelcaro i Carraresi, signori di Padova, avevano eretto un castello, distrutto nel 1373, ricostruito e definitivamente abbattuto nel 1405. Si apre da qui, con la sconfitta dei Carraresi e la conseguente dominazione di Venezia, un periodo storico particolarmente importante per Codevigo e la saccisica. In particolare vanno ricordate le opere idrauliche come la deviazione del Brenta verso Conche, e la successiva bonifica realizzata grazie all’intervento della famiglia Cornaro, nonchè la grande fioritura culturale della cittadina.

Alvise Cornaro è in contatto con Falconetto che completa la facciata della chiesa di San Zaccaria di Codevigo e con Angelo Beolco, detto Ruzzante, che è spesso ospite della sua villa (Palazzo dei Merli a Cambroso?). E’ facile riconoscere in molte opere di questo autore tipiche scene della vita dell’epoca, come i matrimoni nelle corti, o i dialoghi tra contadini.  

Palazzo Merli a Cambroso

STORIA DELLA PROPRIETA’: DAL SECOLO XVII AI GIORNI NOSTRI

Una preziosa cronaca privata, come è quella che si legge nei documentiritrovati tra gli archivi della famiglia De Zanche, sul passaggio della proprietà del fondo su cui sorge la Fattoria Didattica, ben si inserisce nella successiva storia del Veneto tra inizio del sec XIX e anni Trenta del ‘900.

Si tratta di atti notarili che testimoniano come, a partire dal 1809,piccoli appezzamenti di terreno, suddivisi tra più possidenti, vengano progressivamente acquisiti da un unico proprietario, il Sig. Pasquale Papete di Piove di Sacco, che poi li cede, nel 1907, all’Avv. Mario Bono, e di quinel 1930 arrivano alla Famiglia De Zanche.

Più che trascrivere lunghi contratti, redatti con linguaggio estremamente tecnico, vale la pena evidenziare come studiare una piccola vicenda familiare come questa significa anche capire la veloce trasformazione della storia veneta, della società, e in particolaredella cultura agricola in questi luoghi.

Tornando ancora più indietro, un fondamentale confronto si deve fare con il “Cattastico et perticazione della Sesta Presa del Piovado di Sacco”, del 1675. Si tratta di una delle opere di maggior interesse dell’archivio storico del Consorzio di Bonifica Bacchiglione Brenta. Contiene la descrizione e la rappresentazione grafica di circa 10.000 “terre” con le relative proprietà dell’epoca in un territorio di oltre 20.000 ettari. Sono dettagliate le indicazioni di corsi d’acqua, strade, ponti, case e casoni, ville, luoghi di culto e osterie della Saccisica, come pure delle coltivazioni. La Presa era un bacino idraulico ben definito e può essere  indicata come la forma di gestione che precorre i moderni consorzi di bonifica.

In particolare le “terre” che interessano la proprietà De Zanche sono rappresentate ai nn. 144, 147, 148, 149, 150, 151, 175, 176, 177, 178, 179, 180, 181 del “Cattastico”

Si nota come nel sec. XVII la zona fosse suddivisa in piccole frazioni appartenenti a nobili famiglie e monasteri veneziani, al Seminario di Padova, e alla Chiesa di San Zaccaria di Codevigo che coltivavano queste terre, bonificate grazie anche al lavoro di Alvise Cornaro, tramite mezzadri.

E’ appassionante vedere come molti dei disegni suddividano gli appezzamenti in modo diverso da come li vediamo oggi, ma in molte “terre” si possono riconoscere le attualidisposizioni e caratteristiche, a partire proprio dall’area dove sorge oggi la Fattoria Didattica (n. 151).

La casa raffigurata ricorda da vicino, specie osservandone la rappresentazione del tetto, la classica struttura del casone veneto.

Casone rosa di Piove di Sacco                                                                     

Casone di Via Ramei – Piove di Sacco

 

Più grande e importante è il complesso che sorge nell’area di proprietà Viale – allora appartenente ai Padri di S. Niccolò al Lido, separata ancor oggi dalla fattoria didattica grazie a una stradella. A riprova dell’esistenza di complessi storici va ricordato che proprio in occasione della ristrutturazione di casa Viale, alcune decine di anni fa, sono stati ritrovati alcuni frammenti di antichi manufatti.

I confini delle “terre” vengono definiti da strade o elementi naturali come i corsi d’acqua (es: Brentella) nei disegni n. 144, 177, 178, 180, 181

 

 

 

 

Molto interessante è anche la precisione con cui vengono riportati sia i nomi dei proprietari che dei mezzadri lavoranti le terre (v. 151 per Costantin Morosini lavora Antonio Zaffin, n. 175 per i Padri di San Giorgio Maggiore lavora Gasparo Rudella, n. 150 Eredi Francesco Canaletto da Brenta lavora Benetto Canaletto, n. 176 San Nicolò del Lido lavora Alessandro Buratin, n. 177 per il nobiluomo Barbaro lavora Matia Pelizaro, n. 147 Ca’ Barbaro lavora AnzoloBiribi, n. 148 Giacomo Scapin, ecc..).

Il n. 175 testimonia la situazione ad ovest della casa oggi Viale in Contrà delle Botti. Il toponimo si riferisce al sistema idraulico delle Botti, tutt’oggi visibili, di deviazione e forzatura del sistema delle acque, per cui nei punti di incrocio fra canali di acque alte e canali di acque basse, queste ultime passano al di sotto delle prime tramite le botti.

Fin qui la testimonianza del Catastico e la fotografia dei terreni nel 1675.

La storia di queste terre segue poi l’evoluzione della Repubblica di Venezia che nel secolo XVIII vede perdere sempre più la sua potenza, per seguire una politica di conservazione e neutralità. I patrizi veneziani, dati i sempre maggiori problemi e le difficoltà economiche per mantenere un tenore di vita ormai al tramonto, volgono i loro interessi verso la terraferma e gli interessi fondiari. Nel 1789 la Rivoluzione Francese segna il declino definitivo di un certo modello di società e lascia spazio all’avvento del giovane Napoleone, fino alla stanca e facile resa della città nel 1797. Con il trattato di Campoformio Venezia viene annessa all’Austria fino al 1805, quando viene nuovamente restituita alla Francia di Napoleone.

Dopo la caduta definitiva di quest’ultimo nel 1814 la città ritorna sotto l’Austria, per essere definitivamente annessa al Regno d’Italia, regnante Vittorio Emanuele II, nel 1866. Sono anni molto pesanti, di distruzione e devastazione per Venezia, di snaturamento della sua storia, ma anche di grandi trasformazioni. In particolare viene creato un catasto ufficiale, cambiano i corsi del denaro nel passaggio tra i diversi regimi, muta profondamentela società e la proprietà fondiaria che si concentra nelle mani della nascente borghesia.

Il primo interessante documento rintracciato negli archivi della famiglia De Zanche è l’atto del 18 settembre 1864 in cui si notifica che “In nome di Sua Maestà Francesco Giuseppe I Imperatore Re” la nobildonna Teresa Peruzzi di Venezia vende ai fratelli Paolo e Liberale Papete di Piove di Sacco per 5.747 Lire austriache i “campi 46.2.90 situati in Codevigo Comune del Distretto di Piove portanti nel vecchio censo il Catastale N. 125 ed ora nell'attuale estimo come apparisce dal Certificato Censuario 17 agosto 1863 dell'I.R. Commissariato Distrettuale di Piove così descritti

N. di mappa

75

Arat. arb. vit.

P[ertiche]

Rend[ita] £

 27.04

"

201

iv

"

.98

"

4.27

"

238

iv

"

12.73

"

 55.50

"

239

      Casa Colonica

"

.34

"

11.50

"

439

A[rativo ]Arb[oreo]Vit[ato ]

"

.32

"

 1.40

"

482

iv

"

 5.99

"

15.57

"

484

Arativo

"

.66

"

 2.05

"

499

 A A V

"

7.20

"

18,72

"

502

S.

"

3,73

"

9,70

"

511

Arat. in valle

"

8.46

"

9,64

"

512

Prato sortumoso

"

4.07

"

 4.97

"

515

 Prato

"

2.03

"

2,68

"

520

Arat. arb. vit.

"

24.83

"

83.92

"

529

Arat

"

13,6

"

42.98

"

722

Arat. arb. vit.

"

7,63

"

19,84

"

530

 Prato sortumoso

"

5.36

"

6,81

"

544

Arat. arb. vit

"

5.50

"

 14.30

"

547

Prato sortumoso

"

1.44

"

   1.76

"

554

Arativo

"

 20.60

"

  44.08

"

549

iv

"

 18.95

"

40,55

"

561

iv

"

11.30

"

24,53

"

562

Palude da strame

"

 1.50

"

.60

"

792

Arativo

"

 8.06

"

25,07

"

1208

iv

"

1,63

"

 3.57

"

1289

Distrutto dal fiume

"

"

"

2139

Casa

"

.21

"

11,74

"

2162

Casa Colonica

"

.33

"

  8.08

"

221

iv

"

.83

"

 9.58

   _______

 _______

P[ertiche]

 176.18

£

500,45

 

I pubblici ufficiali devono essere molto attenti nel 1864 nel trascrivere il valore economico e di misura di questi territori poiché i passaggi tra il governo della Repubblica di Venezia, l’Austria e Napoleone conoscono anche diverse unità monetarie e di misura, oltre che l’istituzione del primo moderno Catasto. E’ necessario quindi anche nei documenti ufficiali specificare le conversioni tra moneta austriaca e italica (fino al 31/10/1858 1 lira austriaca = 100 centesimi = 0,856 lire italiane. Dal 1/11/1858 1 fiorino = 100 soldi= 2,47 lire. Dal 22/06/1859 1 lira = 0,405 fiorini)

Il corrispettivo del diretto dominio come s[o]pra della Nob. Sig.a Teresa Peruzzi alienato al Sig. Pasquale Papete […]viene concordemente determinato […] nella somma di Aus[triache] £ 5747 cinquemilasettecentoquarantasette pari a fiorini 2011.45 duemilaundici, e soldi quarantacinque che il Sig. Pasquale Papete, me notaio e testimoni veggenti paga, numera ed esborsa nelle monete qui in calce descritte, valutandosi i pezzi da 20 franchi a f[iorini] 8.16, alla venditrice Nob. Sig.a Teresa Peruzzi che a se trattenendole ed incassandole ne fa al Sig. Papete della sud[dett]a somma di f[iorin]i 2011.45 ampla e finale quitanza di saldo promettendo di nulla più chiedere al medesimo in avvenire per simil titolo.

Interessante notare anche come la terra sia ancora in gran buona parte paludosa e umida(sortumosa), e come in queste aree si faccia una coltura arativa (avena, graminacee), viticola, o si raccolga foraggio per alimentazione e lettiera per animali (strame). Una parte del fondo poi, è distrutto da esondazioni di fiume. Per la restante parte sono presenti diverse case coloniche. La campagna misurava in totale 176,18 pertiche (unità di misura di origine romana, 1 pertica veneta = ca. 2 m), per una rendita di 500 lire.

La proprietà era arrivata alla Nobildonna Peruzzi nel 1857 attraverso il lascito del marito, Antonio Barbaro, che a sua volta aveva ereditato dal padre Antonio i campi acquistati nel 1809. Questi poderi erano dati in affitto, dal 1814 in maniera perpetua, al nobiluomo AlessandroDolfin, e poi al figlio di lui Andrea, che aveva raccolto anche la parte dei fratelli Cristoforo, Daniele, Giovanni, Giovanni Battista e Maria. Nel 1837 Andrea Dolfin passa la concessioni degli utili ai fratelli Liberale e Paolo Papete di Piove di Sacco. E di seguito il figlio di Liberale, Pasquale, acquista la proprietà per conto suo e degli eredi dello zio Paolo.

Si frammenta dunque la grande proprietà dei nobili veneziani e la classe borghese inizia ad appropriarsi dei fondi agricoli che magari in precedenza aveva tenuto in concessione di affitto.

Da allora Pasquale Papete ha come obiettivo l’allargamento della proprietà di Codevigo attraverso acquisti, passaggi, permute (con l’atto del 1868 scambia un suo terreno sito a Brugine con quello del Sig. Mari Antonio Favretti, precisamente: la Chiusura con Casolare alla Cavarzarana posta in Comune Censuario di Codevigo descritto nell'estimo stabile ai Numeri 521 Arat. Arb. Vit. per pertiche 7.83 colla Rendita di £ 26.46 [con] Casa Colonica al N. 2166 per pertiche nulla cent.i 15 colla Rendita di £ 5.99[;] in complesso pertiche 7.98 colla Rendita di £ 32.46 li quali fondi appaiono nell'estimo provvisorio ai catastali 57 per Campi 1 e per ducati 105.00 e n. 116Campi 1 quarti 1 coll'estimo di ducati 131.25 il ducato.

-  Il ducato, come la Lira austriaca è una moneta diffusa all’epoca della dominazione austriaca -.

Un atto del 1869 scambia poi alcuni appezzamenti con altri terreni della Compagnia delle Assicurazioni Generali di Venezia allo scopo di uniformare una tenuta che altrimenti sarebbe molto frammentata e parcellizzata. Un secondo acquisto dalla stessa Compagnia verrà fatto nel 1877).

E’ fondamentale, per interpretare correttamente gli atti notarili, sapere anche che, grazie all’istituzione nel 1811 di un Catasto ufficiale, diventano molto più esatte le misurazioni dei terreni, le attribuzioni di proprietà e delle relative imposte, secondo criteri uniformi per tutto il Regno Lombardo-Veneto. Ma bisogna comunque nei documenti sapersi riferire ai sistemi di mappatura precedenti, che non sempre riportano indicazioni così chiare e accurate come il Catastico della Sesta Presa. Anche negli atti che riguardano le acquisizioni di Papete dunque, soprattutto per determinare a quale proprietario giustamente spettino e da che momento gli oneri di tassazione (livelli, decime, quartesi) le carte spesso inseriscono accanto alle indicazioni del nuovo Catasto della particelle oggetto di vendita, permuta, contesa quelle del vecchio censo catastale, censo stabile.

Ecco un esempio di onere dovuto alla Chiesa: nel 1871 compaiono davanti al notaio il Parroco di Codevigo, Don Paolo Bonato, che agisce nell’interesse del beneficio parrocchiale, e Pasquale Papete, che si avvale di una recente legge promulgata nel 1864 e chiede di essere liberato dall’onere del quartese (il Quartese era costituito dalla quarta parte delle decime, quindi un quarantesimo dei frutti raccolti, che per antico diritto gli agricoltori dovevano portare alla chiesa).

In cambio, e dopo trattativa con l’ufficio parrocchiale, gli viene concesso in cambio del pagamento di una rendita.

 

Proseguono negli anni seguenti gli acquisti di Pasquale Papete di terreni che vengono misurati sia con misure “ufficiali” sia attraverso le grandezze locali (campi padovani), valorizzati con lire italiche ed austriache.

La sig.ra Anna Boscolo in Fiorasi nel 1875 vende a Papete tre quarti circa di campo a misura padovana posto in Comune di Codevigo far li confini a Levante e mezzogiorno [del]lo stesso sig. acquirente,[a] ponente e tramontana la proprietà della venditrice descritto in Mappa stabile del comune suddetto del numero 2090 duemilanovanta, aratorio, arborato, vitato per pertiche censuarie 2.37 due e centesimi trentasette colla rendita di Lire 8.01 lire otto centesimi uno, pari a 0,2 .37 misura decimale. Il prezzo della presente compravendita viene d'accordo ritenuto in It Lire 800 /ottocento / costituita in Nota della Banca Nazionale

1878: vienecomprato il fondo del mappale 517 del Comune di Codevigo. dall’Istituto dei Pii Catecumeni di Venezia

1879: sotto il Regno di Umberto I il conte Giuseppe Panziera di Zoppola vende a Pasquale Papete per 1000 Lire la proprietà “descritta nei registri del Censo stabile al Mappale N. 518 Cinquecentodiciotto di qualità Aratorio Arborato Vitato di Pertiche Censuarie 7.40 Sette Centesimi quaranta pari ad Are settantaquattro, colla rendita di Austriache Lire 25,01 Venticinque Centesimi uno, fra confini: Levante Scolo Brentelletta, da tutti gli altri lati il Compratore Sig. Papette”.

Viene retrodatato al 7 ottobre (inizio anno agrario), come nei due precedenti atti, e passato a Papete il diritto sulla rendita dell’usufrutto delle coltivazioni.

Pas

quale Papete muore nel 1905 e la sua eredità viene raccolta dai figli Liberale, Alina e Paolo, che non hanno interesse al mantenimento della proprietà e perciò la vendono all’Avv. Mario Bono nel 1907 per Lire 42.500. Sono 78.54 campi padovani con sovrapposte case coloniche su cui il demanio aveva fatto qualche lavoro di arginatura del fiume Brenta. La descrizione dei terreni, censiti sulla base del nuovo catasto del 1904è la seguente:

Mario Bono accetta ed acquista la Campagna sita in località Svolta Pennelli con sovrapposta casa colonica così descritta in Comune di Codevigo Sezione B nel nuovo Catasto attivato a Luglio 1904.

Partita I

Foglio      Numero                   Qualità                                    Classe                     Superficie                               Rendita

V             450                         Seminativo arbirato                 V                             56.00                                      21.45

453                         "              "                                       IV                            08.93                                      4.31

454                         Bosco ceduo                               III                           07.13                                      1.25

455                         Seminativo arborato               V                             28.36                                      49.16

462a                        Prato                                           II                             01.31                                      0.32

542                         Seminativo arb.o                      IV                           66.51                                      32.12

543a                        Seminativo                                III                           81.25                                      41.60

XI            30                           Fabbricato rurale                                                     39.57                                      __

31                           Seminativo arb                        III                           1.08.05                                   62.89

32                           Seminativo                                V                             91.63                                      25.11

67                           "                                                    VI                           49.98                                      7.15

71                           Seminativo arb.o                    II                             87.94                                      66.83

72                           Fabbricato rurale                                                    04.09                                      - -

265                         Seminativo                              III                             99.88                                      51.14

274                         semiativoarb.o                       IV                           56.71                                      27.39

275                         Seminativo                               V                           4.97.17                                   136.22

276                         "                                                                                   34.60                                      9.48

277                         "                                                    III                           40.45                                      20.71

278                         Seminativo arb.o                     IV                           2.00.08                                   96.64

Riporto Ettari                                                         16.59.64                                 653.77

279                         Seminativo arb.o                     V                             2.37.64                                   91.02

280                         "                                                                                   45.18                                      17.30

281                         "                                                                                   43.49                                      16.66

 

XI            282                         Seminativo                                 V                          1.38.33                                   37.90

283                         Seminativo arb.o                     III                            61.67                                      35.89

284                         "                                                     "                             1.93.59                                   112.67

285                         Seminativo                                 "                              43.81                                      22.43

286                         "                                                     VI                            34.44                                      4.65

287                         "                                                     V                           1.45.54                                   39.88

288                         Seminativo arb.o                       "                            3.40.81                                   130.53

_________________________

Totale Ettari                                                           29.44.15                                 1162.70

 

Partita 2a

In Ditta Papete Dr. Paolo fu Pasquale usufrutturaio temporaneo Consorzio VI Presa proprietario

V             384                         Prato                                   II                             11.40                                      2.79

XI            289                         "                                             "                              20.59                                      5.04

290                         "                                            "                              20.03                                      4.90

__________________________

Totale Ettari                                                           52.02                                      12.73

 

Partita 3a

In Ditta Papete Dr. Paolo fu Pasquale usufruttuario temporaneo e Demanio dello Stato proprietario

V             461a                        Prato                                    II                           03.28                                      0.81

462b                       "                                               "                           01.45                                      0.36

463a                        "                                              "                           13.98                                      3.43

543b                       seminativo                          III                         01.22                                      0.62

545                         Prato                                      III                        03.94                                      0.50

_______________________________

Totale Are                                                                              23.87                                      5.72

 

Detti beni erano così descritti nel vecchio Catasto cessato a 30 Giugno 1904

Numero di Mappa   Qualità                                    Super.e in Pertiche                  Rend.o in au£

480a                        Aratorio arborato Vit.o                              14.84                                                      50.16

481a                        "                                                                         5.32                                                        13.84

482a                        "                                                                         4.63                                                        12.03

484                         Aratorio                                                             0.66                                                        2.05

485                         Aratorio aboratoVit.o                                   1.03                                                        2.68

487                         "                                                                            5.23                                                        17.68

488                         Casa colonica                                                 1.30                                                        31.59

516                         Aratorio arb.àVit.o                                         23.31                                                      78.79

517                         "                                                                            3.32                                                        11.22

518                         "                                                                            7.40                                                        25.01

519                         "                                                                            13.55                                                      45.80

520                         "                                                                             24.83                                                      83.92

521                         "                                                                            7.83                                                        26.47

522 a                       "                                                                          2.55                                                        7.54

522 b                      "                                                                           1.24                                                        2.31

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riportato Pertiche                                           117.04                                                    411.09

523                         aratorio arb.oVit.o                                         66.21                                                      223.79

524                         "                                                                           26.35                                                      68.51

525                         Prato                                                                  0.45                                                        1.22

528                         Aratorio arborato vitato                            13.55                                                      35.23

529                         Aratorio                                                           13.60                                                      42.98

530                         Prato sortumoso                                             5.36                                                        6.81

547 Porz.ne             "                                                                       0.93                                                        1.14

580 b                      Aratorio arborato vitato                           4.26                                                        7.92

982                         "                                                                          18.60                                                      48.36

1024                       "                                                                          18.43                                                      62.29

2090                       "                                                                           2.37                                                        8.01

2165                       casa colonica                                                0.12                                                        3.19

2166                       "                                                                          0.15                                                        5.99

2167                       "                                                                          0.32                                                        21.10

____________________________________

Pertiche                                                            287.74                                                    947.63

 

Partita 2a

 

2160                       Argine prativo                                                   0.18                                                        0.51

2518 b                    "                                                                             0.60                                                        1.76                       

2519 b Porz.e          "                                                                           1.56                                                        4.59

______________________________

Pertiche                                                                  2.34                                        £              6.86        

 

Passano pochi anni e ancora una volta il 25 aprile 1930 il fondo agricolo cambia proprietà in favore dei fratello De Zanche Pasquale, Vittorio ed Antonio.

 

 

Il resto è storia recente…..

 

Bibliografia:

http://paolozatta.com/html/index.shtml

http://www.comune.codevigo.pd.it/v1/

http://www.baccbrenta.it/

http://it.wikipedia.org/wiki/Cristoforo_Sabbadino

http://it.wikipedia.org/wiki/Alvise_Corner_(scrittore)

http://it.wikipedia.org/wiki/Brenta

http://www.ruzante.it/

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/

http://it.wikipedia.org/wiki/Pertica_(unit%C3%A0_di_misura)

http://www.agenziaterritorio.it/site.php?id=6525

 

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